Diceva Gibran: "Mamma è la parola più bella sulla bocca dell'umanità".
Come dargli torto?
E durante questa quarantena ho sentito tanto la mancanza della mia mamma.
Ho sperimentato un modo nuovo e ancora più pieno di essere mamma, specie dopo il comprensibile distacco di mio figlio maggiore a causa di quel dannato mostro chiamato Adolescenza.
Ho provato per la prima volta il vuoto della festa mancata per la nostra Madonna, santa Maria di Merino, a cui non è stato possibile tributare la festa e la processione devozionale.
Qualcosa ne è venuto fuori:
È stato un lavoro lungo ed impegnativo, soprattutto dopo anni di riposo dall'ago.
Non nascondo la soddisfazione e la gioia che mi ha procurato.
In fondo è sempre così: più impegnativo è un compito, più grande è la gioia di averlo portato a termine.
Per finire, come di consueto, posto la foto del retro del lavoro. È una mania: mi piace che il retro sia perfetto.
Non so quando riuscirò a tornare a postare qualcosa. La vita sta riprendendo dopo la pausa surreale degli ultimi due mesi. Si ritorna a correre tra lavoro, casa, amici, interessi vari. E a tutto ciò si aggiunge la Didattica a Distanza dei miei tre figli che, come è noto, ha messo in crisi tutte le mamme italiane.
Nel frattempo, rinnovo i miei auguri a tutte le mamme. 💐
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domenica 10 maggio 2020
sabato 21 marzo 2020
Ricordando...
Non è proprio esatto dire che in questi ultimi anni non ho creato proprio nulla. Mi sono impegnata in progetti meravigliosi che esulano i temi trattati in questo blog.
Però... c'è un però: a Natale ho fatto in due giorni un quiet book per il mio bellissimo nipotino Pietro, un duenne vivace e affettuoso che vedo molto di rado. Mia sorella, infatti, abita ad Assisi e torna a Vieste molto poco, giusto alle feste comandate.
Ed Ecco il Christmas Quit Book:
Entriamo...
Qui c'è una slitta su cui mettere un sacco pieno di regali. Ovviamente Pietro lo ha subito preso per consegnarlo ai cuginetti.
Quindi possiamo ammirare un albero di Natale, le cui decorazioni possono essere posizionate a piacere, e un camino con le calze da appendere in attesa dei regali:
E poi di corsa a giocare sulla neve!
Ed ecco Olaf/Pietro:
Chiudo con una raccomandazione: restate a casa: ciascuno di noi può fermare questo terribile contagio. Siamo tutti eroi e salveremo l'Italia intera...
Però... c'è un però: a Natale ho fatto in due giorni un quiet book per il mio bellissimo nipotino Pietro, un duenne vivace e affettuoso che vedo molto di rado. Mia sorella, infatti, abita ad Assisi e torna a Vieste molto poco, giusto alle feste comandate.
Ed Ecco il Christmas Quit Book:
Entriamo...
Qui c'è una slitta su cui mettere un sacco pieno di regali. Ovviamente Pietro lo ha subito preso per consegnarlo ai cuginetti.
Quindi possiamo ammirare un albero di Natale, le cui decorazioni possono essere posizionate a piacere, e un camino con le calze da appendere in attesa dei regali:
E poi di corsa a giocare sulla neve!
Ed ecco Olaf/Pietro:
Chiudo con una raccomandazione: restate a casa: ciascuno di noi può fermare questo terribile contagio. Siamo tutti eroi e salveremo l'Italia intera...
venerdì 20 marzo 2020
Rapunzel
Mia figlia è Rapunzel. Una bella, dolcissima Rapunzel.
In realtà pochi giorni prima che iniziasse la quarantena, sono riuscita a convincerla a tagliare i suoi lunghi capelli fino alle spalle. Erano lunghissimi, troppoooo!
Avrebbe potuto fare una treccia davvero alla Rapunzel.
Tornando a noi, la mia dolce Ilenia è la più ligia al dovere (l'unica che si chiude in camera a svolgere i compiti, fino a che finiscono, senza farmi perdere la pazienza) e non ha fatto neppure un capriccio, quando ha scoperto che per tantissimi giorni sarebbe stata chiusa in casa.
Ed ho deciso di premiarla, con un gioco che la lasciasse sognare un po'.
Sì tratta di un Quiet Book realizzato in feltro.
Non tenete conto dell'occhio sinistro della principessa, che sto rifacendo proprio ora. Qui abbiamo il suo amico gufo e la sala sala trono.
E qui abbiamo una deliziosa camera con letto a baldacchino. E poi una vasca da bagno rilassante con una cucina dotata di cucina a legna tradizionale e funzionale.
E per finire Rapunzel-Ilenia si potrà recare al pozzo magico dove potrà realizzare ogni suo sogno.
La fantasia è un'arma invincibile. Io l'ho imparato negli anni. Ed è ciò che posso lasciare in eredità alla mia adorata bambina.
Io resto a casa. La mia mente viaggia in posti meravigliosi.
In realtà pochi giorni prima che iniziasse la quarantena, sono riuscita a convincerla a tagliare i suoi lunghi capelli fino alle spalle. Erano lunghissimi, troppoooo!
Avrebbe potuto fare una treccia davvero alla Rapunzel.
Tornando a noi, la mia dolce Ilenia è la più ligia al dovere (l'unica che si chiude in camera a svolgere i compiti, fino a che finiscono, senza farmi perdere la pazienza) e non ha fatto neppure un capriccio, quando ha scoperto che per tantissimi giorni sarebbe stata chiusa in casa.
Ed ho deciso di premiarla, con un gioco che la lasciasse sognare un po'.
Sì tratta di un Quiet Book realizzato in feltro.
Non tenete conto dell'occhio sinistro della principessa, che sto rifacendo proprio ora. Qui abbiamo il suo amico gufo e la sala sala trono.
E qui abbiamo una deliziosa camera con letto a baldacchino. E poi una vasca da bagno rilassante con una cucina dotata di cucina a legna tradizionale e funzionale.
E per finire Rapunzel-Ilenia si potrà recare al pozzo magico dove potrà realizzare ogni suo sogno.
La fantasia è un'arma invincibile. Io l'ho imparato negli anni. Ed è ciò che posso lasciare in eredità alla mia adorata bambina.
Io resto a casa. La mia mente viaggia in posti meravigliosi.
giovedì 19 marzo 2020
Regole
Chiusi in appartamento, nonostante gli spazi non siano tanto esigui, la vita diventa complicata.
Tutta l'energia che i ragazzi scaricavano a scuola calcio e Ilenia a danza, aleggia nell'aria, pronta a scatenarsi in scontri epici alla prima scintilla.
Mi sono vista costretta a stilare delle regole.
Detesto le calamite in bella vista sul frigorifero. Non che non le abbia, ma sono sul lato meno in vista, giusto perché possano ricordarmi qualcuno o qualcosa. Questa volta però ho fatto eccezione: sono lì, in bella vista, a ricordare ai ragazzi che la nostra vita può essere bellissima o può essere una puntata della "Furia della mamma Arpia".
A parte gli scherzi, ci abbiamo riso molto, ma qualcosa è rimasto dentro a ciascuno di loro: gli eccessi sono stati abbandonati.
Ce la faremo! Abbandoneremo Netflix e correremo presto a riabbracciare tutti!
Tutta l'energia che i ragazzi scaricavano a scuola calcio e Ilenia a danza, aleggia nell'aria, pronta a scatenarsi in scontri epici alla prima scintilla.
Mi sono vista costretta a stilare delle regole.
Detesto le calamite in bella vista sul frigorifero. Non che non le abbia, ma sono sul lato meno in vista, giusto perché possano ricordarmi qualcuno o qualcosa. Questa volta però ho fatto eccezione: sono lì, in bella vista, a ricordare ai ragazzi che la nostra vita può essere bellissima o può essere una puntata della "Furia della mamma Arpia".
A parte gli scherzi, ci abbiamo riso molto, ma qualcosa è rimasto dentro a ciascuno di loro: gli eccessi sono stati abbandonati.
Ce la faremo! Abbandoneremo Netflix e correremo presto a riabbracciare tutti!
mercoledì 18 marzo 2020
La spiaggia in bottiglia
Ieri parlavo del mio smisurato amore per il mare.
Ho la fortuna di vivere a Vieste, indubbiamente un Paradiso Terrestre, un posto in cui la natura ci vizia con scorci meravigliosi e in cui il mare veglia e mitiga la nostra vita quotidianamente.
Avevo una piccola deliziosa bottiglia azzurra, una manciata di conchiglie e un pugno di sabbia. E avevo nostalgia, necessità di stare in casa e bisogno di esprimere ancora una volta le mie emozioni, senza turbare i miei ragazzi.
E allora ho creato un oggettino da inserire nella camera di Alessandro e Federico, i miei figli maggiori.
Per casa mia ho scelto un arredamento neutro, bianco e legno chiaro, proprio per poter giocare con i complementi di arredo e rendere ogni camera sempre nuova.
Ed ora ho deciso che pian pianino la camera dei maschietti diventerà una stanza a stile marinaro.
Bando alle chiacchiere, ecco la Spiaggia In Bottiglia.
Insieme alla piccola tela di cui ho scritto ieri, prenderà posto su una mensolina che sormonta la scrivania, in modo che i miei figli possano alzare gli occhi e continuare a sognare che presto questo incubo avrà fine e che il ritorno alla normalità possa portali ad abbracciare nuovamente tutti coloro che amano.
Ed è l'augurio di oggi per tutti noi.
Ho la fortuna di vivere a Vieste, indubbiamente un Paradiso Terrestre, un posto in cui la natura ci vizia con scorci meravigliosi e in cui il mare veglia e mitiga la nostra vita quotidianamente.
Avevo una piccola deliziosa bottiglia azzurra, una manciata di conchiglie e un pugno di sabbia. E avevo nostalgia, necessità di stare in casa e bisogno di esprimere ancora una volta le mie emozioni, senza turbare i miei ragazzi.
E allora ho creato un oggettino da inserire nella camera di Alessandro e Federico, i miei figli maggiori.
Per casa mia ho scelto un arredamento neutro, bianco e legno chiaro, proprio per poter giocare con i complementi di arredo e rendere ogni camera sempre nuova.
Ed ora ho deciso che pian pianino la camera dei maschietti diventerà una stanza a stile marinaro.
Bando alle chiacchiere, ecco la Spiaggia In Bottiglia.
Insieme alla piccola tela di cui ho scritto ieri, prenderà posto su una mensolina che sormonta la scrivania, in modo che i miei figli possano alzare gli occhi e continuare a sognare che presto questo incubo avrà fine e che il ritorno alla normalità possa portali ad abbracciare nuovamente tutti coloro che amano.
Ed è l'augurio di oggi per tutti noi.
martedì 17 marzo 2020
CoVid-19
La vita è strana. Ti trascina dove non avresti mai immaginato di andare...
Nel mio caso l'esistenza mi ha portato in posti meravigliosi e in posti terribili, regalandomi nuove consapevolezze e nuovi obiettivi.
Il tempo è diventato travolgente come un fiume in piena. Bello, bellissimo. Ma tutto ciò che era creatività ne ha fatto le spese. O meglio, la mia creatività e la mia fantasia è stata impiegata per altri meravigliosi progetti, che non sono in tema con questo blog.
E poi è arrivato il Corona Virus, un terribile morbo che ha regalato angoscia e paura, che ha chiuso tutti a casa con l'incognita del futuro, che ha sottratto i contatti umani. L'altro lato della medaglia è che, a pensarci bene, ha dato una nuova consapevolezza e ha regalato il tempo, un ritmo più lento dell'esistenza.
I primi giorni di quarantena sono stati duri. I miei tre figli erano attoniti e non comprendevano bene né cosa stava succedendo né il tempo che sarebbero stati costretti tra le mura domestiche. Poi è arrivata l'e-learning a dare loro una parvenza di normalità. Per fortuna oggi la globalizzazione digitale ci permette contatti che, se tutto ciò fosse accaduto qualche decennio fa, ci saremmo potuti solo sognare. E così abbiamo organizzato tutta la nostra vita per i prossimi giorni, che presumibilmente saranno più di quelli indicati dal governo fin ora.
A me manca il mare, mancano le passeggiate in riva al mare. Sì amo camminare, tanto e soprattutto con lo sguardo nel mare e i polmoni pieni di iodio.
Allora ho provato a dipingere. non lo so fare. Non lo ho mai fatto.
Non ho voluto seguire alcun tutorial. Avevo solo urgenza di mettere su tela delle emozioni.
Il risultato è mediocre, ma voglio pubblicare ugualmente questo piccolo quadro: non è la qualità che per me conta, ma aver provato a esprimere in un modo nuovo uno stato d'animo che sento prepotente dentro me.
In realtà dal vivo è un po' meno peggio che nelle foto...
Comunque auguro a tutti noi serenità e salute. Alla prossima!
Nel mio caso l'esistenza mi ha portato in posti meravigliosi e in posti terribili, regalandomi nuove consapevolezze e nuovi obiettivi.
Il tempo è diventato travolgente come un fiume in piena. Bello, bellissimo. Ma tutto ciò che era creatività ne ha fatto le spese. O meglio, la mia creatività e la mia fantasia è stata impiegata per altri meravigliosi progetti, che non sono in tema con questo blog.
E poi è arrivato il Corona Virus, un terribile morbo che ha regalato angoscia e paura, che ha chiuso tutti a casa con l'incognita del futuro, che ha sottratto i contatti umani. L'altro lato della medaglia è che, a pensarci bene, ha dato una nuova consapevolezza e ha regalato il tempo, un ritmo più lento dell'esistenza.
I primi giorni di quarantena sono stati duri. I miei tre figli erano attoniti e non comprendevano bene né cosa stava succedendo né il tempo che sarebbero stati costretti tra le mura domestiche. Poi è arrivata l'e-learning a dare loro una parvenza di normalità. Per fortuna oggi la globalizzazione digitale ci permette contatti che, se tutto ciò fosse accaduto qualche decennio fa, ci saremmo potuti solo sognare. E così abbiamo organizzato tutta la nostra vita per i prossimi giorni, che presumibilmente saranno più di quelli indicati dal governo fin ora.
A me manca il mare, mancano le passeggiate in riva al mare. Sì amo camminare, tanto e soprattutto con lo sguardo nel mare e i polmoni pieni di iodio.
Allora ho provato a dipingere. non lo so fare. Non lo ho mai fatto.
Non ho voluto seguire alcun tutorial. Avevo solo urgenza di mettere su tela delle emozioni.
Il risultato è mediocre, ma voglio pubblicare ugualmente questo piccolo quadro: non è la qualità che per me conta, ma aver provato a esprimere in un modo nuovo uno stato d'animo che sento prepotente dentro me.
In realtà dal vivo è un po' meno peggio che nelle foto...
Comunque auguro a tutti noi serenità e salute. Alla prossima!
venerdì 22 luglio 2016
Love
Dopo il bavaglino a tema Disney mostrato qui e quello Marinaresco del post precedente, sono giunta alla fine del trittico di bavette.
("Trittico di bavette" sembra il nome di un primo piuttosto ricco...)
Mi sono imbattuta in questo schema in maniera del tutto fortuita, sbirciando su un bellissimo gruppo Facebook.
In precedenza volevo riportare un orsetto, magari un Winnie The Pooh e accompagnarlo con il nome Pietro scritto in corsivo elegante. Purtroppo gli schemi in mio possesso avevano troppi punti per la mia tela. Stavo riflettendo sul da farsi quando sono stata "folgorata sulla via di Damasco".
Ho scelto di modificare tutti i colori in modo da rendere il ricamo omogeneo alla stampa della stoffa del ricamabile.
Il risultato finale mi è parso abbastanza allegro e luminoso, in grado da smorzare lo sfondo blu notte del bavaglino.
E il retro è questo.
Il trittico è servito. Buon appetito!
("Trittico di bavette" sembra il nome di un primo piuttosto ricco...)
Mi sono imbattuta in questo schema in maniera del tutto fortuita, sbirciando su un bellissimo gruppo Facebook.
In precedenza volevo riportare un orsetto, magari un Winnie The Pooh e accompagnarlo con il nome Pietro scritto in corsivo elegante. Purtroppo gli schemi in mio possesso avevano troppi punti per la mia tela. Stavo riflettendo sul da farsi quando sono stata "folgorata sulla via di Damasco".
Ho scelto di modificare tutti i colori in modo da rendere il ricamo omogeneo alla stampa della stoffa del ricamabile.
Il risultato finale mi è parso abbastanza allegro e luminoso, in grado da smorzare lo sfondo blu notte del bavaglino.
E il retro è questo.
Il trittico è servito. Buon appetito!
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mercoledì 20 luglio 2016
Marinaretto
Non farò molti bavaglini per Pietro. Ne avrà sicuramente moltissimi, quindi mi sono imposta di non farne più di tre.
Ho già mostrato il primo (se ve lo siete persi, potete cliccare qui) e devo dire che è piaciuto molto a mia sorella.
Ed ora vi mostro il secondo:
I cuoricini laterali sono ispirati ai cuoricini sullo sfondo della stoffina del bavaglino. Il coniglietto richiama i romantici coniglietti stampati sul tessuto.
Ho scelto di rappresentare l'animaletto su una barca perché io e mia sorella siamo "gente di mare", ma il mio nipotino nascerà e vivrà in Umbria. Vorrei che ricordasse le radici affondate nei fondali del nostro Adriatico. Vorrei che non gli mancasse mai il desiderio di venire a ricaricarsi nella nostra splendida Vieste. Vorrei che, alla fine, qualcosa possa legarci, nonostante tutto.
Per finire, una sbirciatina al retro. Come è venuto? Sì, può andare!
Ho già mostrato il primo (se ve lo siete persi, potete cliccare qui) e devo dire che è piaciuto molto a mia sorella.
Ed ora vi mostro il secondo:
I cuoricini laterali sono ispirati ai cuoricini sullo sfondo della stoffina del bavaglino. Il coniglietto richiama i romantici coniglietti stampati sul tessuto.
Ho scelto di rappresentare l'animaletto su una barca perché io e mia sorella siamo "gente di mare", ma il mio nipotino nascerà e vivrà in Umbria. Vorrei che ricordasse le radici affondate nei fondali del nostro Adriatico. Vorrei che non gli mancasse mai il desiderio di venire a ricaricarsi nella nostra splendida Vieste. Vorrei che, alla fine, qualcosa possa legarci, nonostante tutto.
Per finire, una sbirciatina al retro. Come è venuto? Sì, può andare!
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domenica 17 luglio 2016
Sacchetto porta cambio
I lavori per il nipotino in arrivo procedono, nonostante il caldo e le lusinghe del mare a due passi dal mio balcone.
Questa volta vorrei mostrarvi un sacchettino:
E' in morbidissima spugna di cotone color azzurro cielo. L'ho pensato come sachettino per i cambi in ospedale, ma non nego che mi farebbe tanto piacere se lo accompagnasse anche all'asilo ed oltre.
Il nome è tratto da uno schema di Sharon, ma ho scelto di disporre le lettere in maniera un po' sfalsata.
L'aeroplanino e le nuvolette sono di Natalia. Il suo stile è inconfondibile e i suoi schemi sono sempre scorrevoli e piacevoli da ricamare.
Uno scatto imprescindibile al retro del lavoro.
Oggi l'ho mandato alla mamma di Pietro. Vedremo che cosa ne pensa...
Questa volta vorrei mostrarvi un sacchettino:
E' in morbidissima spugna di cotone color azzurro cielo. L'ho pensato come sachettino per i cambi in ospedale, ma non nego che mi farebbe tanto piacere se lo accompagnasse anche all'asilo ed oltre.
Il nome è tratto da uno schema di Sharon, ma ho scelto di disporre le lettere in maniera un po' sfalsata.
L'aeroplanino e le nuvolette sono di Natalia. Il suo stile è inconfondibile e i suoi schemi sono sempre scorrevoli e piacevoli da ricamare.
Uno scatto imprescindibile al retro del lavoro.
Oggi l'ho mandato alla mamma di Pietro. Vedremo che cosa ne pensa...
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domenica 10 luglio 2016
È un maschietto!
Da quando ho saputo che a novembre nascerà Pietro, sono in fermento. Ho finalmente ripreso l'aghetto in mano.
La prima cosa che ho preparato è stata questa bavetta:
Ho adoperato un bavaglino che ha preparato per me Aliluca in maniera impeccabile.
Ho scelto uno schemino di Mickey Mouse trovato in rete e ho aggiunto un nome composto proprio con i caratteri tipici delle scritte Disney
E questo è l'immancabile scatto al retro del lavoro.
Ed ora, sotto con i prossimi lavori....
La prima cosa che ho preparato è stata questa bavetta:
Ho adoperato un bavaglino che ha preparato per me Aliluca in maniera impeccabile.
Ho scelto uno schemino di Mickey Mouse trovato in rete e ho aggiunto un nome composto proprio con i caratteri tipici delle scritte Disney
E questo è l'immancabile scatto al retro del lavoro.
Ed ora, sotto con i prossimi lavori....
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